MEMORIE DEL GELSO

Uno spettacolo dedicato alla storia e alle storie di Alessandria

memorie-del-gelso

 

testo e regia Marco Baliani

con la compagnia I pochi e il Coro del Teatro Comunale di Alessandria

musiche originali ed elaborazioni Gian Marco Bosio

figurazioni scenografiche Marcello Chiarenza

luci Marcello Chiarenza

produzione Teatro Comunale di Alessandria

si ringrazia per l’indispensabile collaborazione Marco Castelli, direttore del Centro di cultura Giuseppe Ferraro dell’Istituto Storico di Alessandria

 

Debutto: il 16 ottobre 1991

 

Ci sono storie che tutti conoscono a menadito e che però quando le senti raccontare da un bravo narratore ti sembrano del tutto nuove. Poi ci sono storie dimenticate che quando qualcuno è capace di fartele rivivere, ti ritornano d’improvviso alla memoria. E infine ci sono storie sconosciute che è un piacere scoprire e stare a sentire.

Memorie del gelso è uno spettacolo teatrale, ma di un teatro speciale.

È come un grande contenitore di storie, brevi, lunghe, accadute molto tempo fa o appena l’altro ieri. Tutte le storie raccontate in questo spettacolo hanno un punto in comune: parlano, in modi diversi, di una città, Alessandria, e delle terre che la circondano (ecco perché il gelso: un albero che sta lì nella pianura alessandrina e non si sa bene, oggi, a cosa serva, eppure continua a star lì a contare le stagioni, e molte sono le cose che deve avere visto e sentito).

Le storie raccolte parlano di boschi immensi un tempo esistiti, di terre sognate, di pezzi di città scomparsi, e poi narrano di banditi, di santi, di personaggi a volte leggendari ma che qui esistono, in carne e ossa, e infine raccontano di imprese, di lotte e battaglie, di scioperi, di amori, di assassinii e di rivolte.

Accanto ai grandi racconti ce ne sono di piccoli, come una trama intessuta di fili sottili, intorno a piccole cose che vengon su come sorgenti d’acqua, uccelli, conigli, cappelli.

A interpretare i racconti un gruppo numeroso di attori, di attrici e cantori, capaci tutti insieme di far palpitare le storie, renderle vive e vere, calandosi dentro la pelle di personaggi e situazioni, trasformandosi di volta in volta in ciò che il racconto chiede; e quando cominciano a raccontare appaiono paesaggi che prima non c’erano.

Questo spettacolo è una sfida: in mezzo a tanta informazione e intrattenimento televisivo, in un mondo strapieno di immagini, notizie, slogan, insegne e indicazioni, noi scommettiamo su storie semplicemente raccontate, ma raccontate in modo così potente da riuscire a rendere visibile l’invisibile, e a provare emozioni sentimenti pensieri e riflessioni, e a meravigliarsi e ancora stupirsi e stupirsi di essere stupiti.

Quando lo spettatore uscirà dal teatro sarà così pieno di visioni e racconti da sentirsi come sazio dopo un buon pranzo, ma anche un po’ inquieto e pieno di domande come dopo una lunga discussione intensa con amici.

Questo spettacolo è dedicato in primo luogo agli abitanti di Alessandria, vecchi e nuovi, perché si accorgano di vivere non solo in case strade mercati piazze caffè negozi ma di camminare ogni giorno sopra e dentro una terra zeppa di memorie di racconti, di storie, di vicende ed esperienze umane.

Marco Baliani

 

Salva

Salva